logo-sitox
Via Giovanni Pascoli, 3
20129, Milano
C.F. 96330980580
P.I. 06792491000
T. 02-29520311
segreteria@sitox.org
iso-9001
contattaci

Blog

Il Blog della Società Italiana di Tossicologia (SITOX) è dedicato sia ai Soci della Società che ai cittadini tutti, indipendentemente dal grado di competenza nelle materie tecnico-scientifiche. In questo blog si ritroveranno informazioni aggiornate, indipendenti e certificate relative a stili di vita, alimentazione, ambiente, ed impatto sulla salute della popolazione delle sostanze a cui è esposta.

Tutti i contenuti pubblicati sono frutto della collaborazione dei membri del gruppo Comunicazione della SITOX con Esperti selezionati in base alla tematica da affrontare.

16 ottobre 2019 - Sostanze chimiche
p-il-bisfenolo-a-bpa

Bisfenolo nella plastica: quanto è pericoloso e se dovrà essere sostituito

Il bisfenolo A (BPA) è un composto organico usato in associazione con altre sostanze chimiche per produrre plastiche in policarbonato e resine epossidiche utilizzate in tanti settori incluso quello alimentare.

Il BPA inoltre viene utilizzato come rivelatore cromogeno nella carta termica usata per gli scontrini fiscali e per i biglietti di trasporti pubblici e dei parcheggi.

Essendo il monomero principale nella produzione del policarbonato lo troviamo nei recipienti per uso alimentare come nelle bottiglie per bibite, nei recipienti e nelle stoviglie di plastica (piatti e tazze), nel vasellame per la cottura a microonde, negli utensili da cucina e nei serbatoi per l’acqua.  

Inoltre, residui di BPA sono presenti anche nelle resine epossidiche usate per produrre pellicole e rivestimenti protettivi per le lattine da bibita e i barattoli di latta per alimenti.

Sebbene idealmente nel food packaging il materiale non deve dare luogo a trasferimenti di materia verso l’alimento e viceversa, realisticamente i trasferimenti non devono presentare un rischio per la salute umana oltre a non modificare le caratteristiche organolettiche dell’alimento. 

I materiali e gli oggetti di materia plastica non devono cedere i loro costituenti ai prodotti alimentari in quantità superiori ai limiti di migrazione specifica LMS (Specific Migration Limit = SML). Tali limiti sono espressi in mg di sostanza per kg di prodotto alimentare (mg/kg o ppm). Anche il BPA può migrare in piccole quantità nei cibi e nelle bevande conservati in materiali che lo contengono.

Attualmente il limite di migrazione specifica è stato fissato a 0,05 mg/kg.

L’uso del BPA nei materiali a contatto con gli alimenti è autorizzato nell’Unione europea ai sensi del regolamento 10/2011/UE, riguardante i materiali e gli oggetti di plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari. Nel gennaio 2011 la Commissione europea ha adottato la direttiva 2011/8/UE che proibisce l’impiego del BPA per la produzione di biberon per l’infanzia in policarbonato e dal 2009 è stato inserito nell’elenco delle sostanze vietate nei prodotti cosmetici (Regolamento (CE) 1223/2009).

Infine, nel dicembre 2016, la Commissione europea ha deciso di limitare l’uso del BPA nella carta termica nell’UE. Il divieto entrerà in vigore nel 2020, per concedere ai fabbricanti, agli importatori e agli utilizzatori di carta termica il tempo per eliminarla e trovare un’alternativa.

Il BPA è considerato un interferente endocrino, ossia una sostanza in grado di interferire con l’azione degli ormoni, di alterare l’omeostasi e di modificare processi fisiologici durante l’intera vita di un individuo, soprattutto nella fase dello sviluppo fetale e nella prima infanzia.

Nel 2017, l’agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha inserito il BPA nell’elenco delle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) a causa, non solo, delle sue proprietà di interferente endocrino e ma anche dei potenziali effetti tossici sulla capacità riproduttiva. Il BPA infatti, avendo una debole attività estrogenica, è in grado di mimare l’azione degli estrogeni e quindi di poter influenzare la funzione riproduttiva.

Tuttavia, secondo il parere scientifico dell’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), il livello di BPA a cui sono esposti i consumatori di tutte le età è ben al di sotto della stima di sicurezza dell’esposizione, nota come “dose giornaliera tollerabile” (DGT).

L’EFSA ritiene che non vi siano preoccupazioni per la salute in quanto le stime massime per l’esposizione alimentare e aggregata (da un insieme di più fonti) al BPA sono da 3 a 5 volte inferiori alla DGT, a seconda della fascia d’età. Attualmente la DGT è di 4 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (4 ug/kg di peso corporeo/giorno).

 

Bibliografia:

https://echa.europa.eu/hot-topics/bisphenol-a

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/b/bisfenolo-a#rischi-per-la-salute

https://www.efsa.europa.eu/en/topics/topic/bisphenol

Invia un messaggio a SITOX
Riceveremo il tuo messaggio e la segreteria ti ricontatterà il prima possibile.


SITOX | Società Italiana di Tossicologia
Via Giovanni Pascoli, 3 - 20129 Milano | Tel: 02-29520311 | Email: segreteria@sitox.org