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Il Blog della Società Italiana di Tossicologia (SITOX) è dedicato sia ai Soci della Società che ai cittadini tutti, indipendentemente dal grado di competenza nelle materie tecnico-scientifiche. In questo blog si ritroveranno informazioni aggiornate, indipendenti e certificate relative a stili di vita, alimentazione, ambiente, ed impatto sulla salute della popolazione delle sostanze a cui è esposta.

Tutti i contenuti pubblicati sono frutto della collaborazione dei membri del gruppo Comunicazione della SITOX con Esperti selezionati in base alla tematica da affrontare.

21 ottobre 2019 - Sostanze d'abuso
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E-CIG: aiutano a smettere e sono meno dannose delle "bionde". Oppure no?

Negli ultimi anni l’utilizzo delle sigarette elettroniche, quale alternativa a quelle convenzionali, ha preso rapidamente piede in tutto il mondo.

La sigaretta elettronica (e-cig dall'inglese) è un dispositivo che permette di inalare vapore contenente quantità variabili di nicotina (generalmente comprese tra 6 e 26 mg/ml) in una miscela composta da glicole propilenico, glicerolo, acqua ed altre sostanze, tra cui gli aromatizzanti.

Alcuni modelli non contengono nicotina, ma solo un vapore aromatizzato. Essa è stata proposta come ausilio per smettere di fumare e per combattere il tabagismo nonché come strumento utile per ridurre i danni derivanti dal fumo passivo, poiché le sigarette elettroniche funzionano riscaldando e facendo evaporare un liquido aromatizzato.

Il vapore viene inalato proprio come nelle sigarette convenzionali, ma manca il fumo e le sostanze legate alla combustione del tabacco. Tuttavia le sigarette elettroniche, non sono classificate come prodotti anti-fumo e quindi non sono prodotte seguendo gli standard imposti ai prodotti farmaceutici come accade invece per i prodotti che rilasciano nicotina in maniera controllata (cerotti e gomme da masticare).

Secondo il rapporto annuale sul fumo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le sigarette elettroniche sono senza dubbio dannose per la salute e dovrebbero pertanto essere soggette a regolamentazione. Sebbene le sigarette tradizionali siano generalmente più tossiche (contengono oltre 7000 agenti chimici di cui circa 70 cancerogeni) delle sigarette elettroniche, il livello di rischio di quest'ultime non è ancora stato stimato in modo definitivo.

L’OMS, che definisce le e-cigs come Electronic Nicotine Delivery Systems (ENDS) cioè sistemi elettronici di somministrazione della nicotina, segnala che non ci sono studi scientifici sufficienti per dimostrare che siano realmente di aiuto ai fumatori che intendono smettere.

Inoltre, come si legge nel documento "I giovani che fumano le sigarette elettroniche sono esposti alla nicotina, che può avere effetti a lungo termine sul cervello in via di sviluppo".

I dati riportano che l'uso delle e-cig tra gli adolescenti è aumentato in modo esponenziale. Negli Stati Uniti, tra il 2011 e il 2018, il tasso di utilizzo da parte dei giovani è passato dall'1,5% al 20,8%. Per di più, come evidenziano diversi studi scientifici, l'esposizione precoce alla nicotina, anche se a dosi più contenute, accresce il rischio di "svezzare" i fumatori del domani.

A seguito dell’aumento vertiginoso dell'uso delle sigarette elettroniche fra i più giovani e in base alla valutazione delle conseguenze che esse possano avere sulla salute pubblica, a giugno 2019 la città di San Francisco ha deciso di vietare la commercializzazione di dispositivi e ricariche non approvate dalla Food and Drug Administration (FDA).

Ad oggi nessuna delle sigarette elettroniche in vendita ha l’approvazione della FDA (ma ha tempo fino al 2022 per chiederla), perciò l’ordinanza equivale a un bando totale.

Il divieto di San Francisco ha scatenato un acceso dibattito sulle potenziali conseguenze delle e-cig, intensificato ancor di più dalla comparsa di una non meglio specificata malattia polmonare acuta associata allo svapo. Al 15 ottobre 2019, 49 Stati americani hanno segnalato ai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) 1479 casi di malattia polmonare associata all’uso di prodotti per e-cig.

Tutti i pazienti hanno riferito di usare sigarette elettroniche: la maggior parte riporta una storia di utilizzo di prodotti contenenti tetraidrocannabinolo (THC), molti hanno usato prodotti a base sia di THC che di nicotina e altri pazienti hanno consumato prodotti contenenti solamente nicotina. La FDA e il CDC non hanno identificato la causa o le cause delle lesioni polmonari. L'unico elemento che accomuna i pazienti è la generica abitudine a svapare.

Al momento, invertire l'allarmante aumento dello svapo giovanile è di fondamentale importanza, così come comprendere e risolvere la recente ondata di malattie polmonari.

Bibliografia:

https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2752695

https://academic.oup.com/aje/article/187/11/2397/5046037

https://www.cdc.gov/tobacco/basic_information/e-cigarettes/severe-lung-disease.html

https://www.fda.gov/tobacco-products/products-ingredients-components/vaporizers-e-cigarettes-and-other-electronic-nicotine-delivery-systems-ends

http://old.iss.it/binary/publ/cont/16_44_web.pdf

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