
Proteggersi dal sole: tutto sui filtri solari, senza paura ma con consapevolezza
di Luca Ghelli
Il sole è una fonte di vita insostituibile. Esporsi correttamente alla sua luce contribuisce al benessere psico-fisico, regola il ritmo sonno-veglia, migliora l’umore e favorisce la sintesi della vitamina D, essenziale per l’assorbimento di calcio e fosforo, il mantenimento di ossa forti, una buona funzionalità muscolare e un sistema immunitario efficiente.
Tuttavia, l'esposizione solare eccessiva o non protetta può trasformarsi in un serio fattore di rischio. I danni possono essere acuti, come l’eritema solare, o cronici, come l’invecchiamento precoce della pelle (fotoinvecchiamento) e lo sviluppo di lesioni pre-tumorali o tumorali (fotocarcinogenesi).
Effetti nocivi dei raggi UV
La radiazione solare biologicamente attiva si estende da circa 290 a 700 nanometri, comprendendo raggi ultravioletti (UV-C, UV-B, UV-A) e luce visibile. Tra questi:
UV-C: sono i più pericolosi, ma fortunatamente vengono bloccati quasi completamente dallo strato di ozono.
UV-B: solo in parte filtrati dall’atmosfera, sono responsabili degli eritemi solari. Agiscono sugli strati superficiali della pelle e sono associati alla formazione di lesioni cutanee pre-maligne e maligne.
UV-A: rappresentano oltre il 90% dei raggi UV che raggiungono la superficie terrestre. Penetrano più in profondità, fino al derma, e inducendo la formazione di radicali liberi accelerano il processo di invecchiamento cutaneo, riducono l’elasticità della pelle e possono contribuire a danni al DNA cellulare.
Che cosa sono i filtri solari?
I filtri solari sono ingredienti attivi presenti nei prodotti protettivi, progettati per limitare i danni provocati dai raggi UV. Si dividono in due categorie principali:
1. Filtri fisici (o minerali)
Contengono composti inorganici come ossido di zinco (ZnO) e biossido di titanio (TiO₂). Riflettono e disperdono i raggi UV, creando una barriera fisica sulla pelle. Le formulazioni più moderne impiegano nanoparticelle, che migliorano l’estetica del prodotto rendendolo più trasparente e gradevole. Tuttavia, l’uso di nanoparticelle ha sollevato interrogativi sulla loro penetrazione cutanea e sulla tossicità potenziale per i polmoni in caso di inalazione (es. spray), anche se gli studi indicano un assorbimento minimo attraverso la pelle intatta.
2. Filtri chimici (o organici)
Assorbono l’energia dei raggi UV e la rilasciano sotto forma di calore. Alcuni esempi includono avobenzone, ossibenzone e octinoxato. La loro efficacia è alta, ma il profilo tossicologico è più complesso:
Possono essere assorbiti a livello sistemico e rintracciati nel sangue, nelle urine e persino nel latte materno.
Alcuni hanno mostrato attività ormonale (estrogenica o anti-androgenica) in studi su cellule e animali, con effetti sull’uomo ancora oggetto di dibattito.
Possono scatenare reazioni allergiche o fotoallergiche.
Sono inquinanti marini: ossibenzone e octinoxato, ad esempio, sono stati collegati a danni alla fauna marina e vietati in alcune aree del mondo (come Hawaii e Palau).
Come utilizzare i prodotti solari?
Una protezione solare efficace dipende tanto dalla formula quanto dal corretto utilizzo. Ecco alcune regole fondamentali:
Scegli un prodotto ad ampio spettro (UVA + UVB) con un SPF di almeno 30 per esposizioni prolungate.
Applica la giusta quantità: la maggior parte delle persone ne usa troppo poca. L’indicazione standard è di circa 2 mg/cm² di pelle, pari a 30 ml per un adulto.
Rinnova l’applicazione ogni 2 ore e sempre dopo bagni, sudorazione o asciugatura.
Nei bambini sotto i 6 mesi, evitare l’esposizione diretta al sole: meglio ombra, abiti leggeri e cappellino.
Per bambini più grandi e donne in gravidanza, i filtri minerali sono spesso preferibili per limitare l’assorbimento sistemico di sostanze chimiche.
Ricorda: la crema solare non basta da sola. Le strategie comportamentali sono fondamentali:
Evita il sole tra le 11:00 e le 16:00.
Indossa abiti coprenti, cappello a tesa larga e occhiali da sole con protezione UV certificata.
Il sole è un alleato prezioso, ma va trattato con rispetto. Un’esposizione consapevole, protetta e graduale permette di godere dei benefici della luce solare minimizzando i rischi per la salute. La prevenzione parte da una buona informazione e da gesti semplici, ma fondamentali, da adottare ogni giorno.