Vacanze in montagna: cosa fare in caso di morso di vipera
Le escursioni in montagna e le passeggiate nei boschi sono alcune delle più belle attività del tempo libero in estate. Attenzione però ai morsi di vipera. Normalmente la si può incontrare tra le pietraie, l’erba alta e, più frequentemente, nelle zone esposte al sole. La vipera è un animale piuttosto timido, che morde solo se disturbato e il cui veleno, per tipo e quantità, solo raramente rappresenta un pericolo grave. In caso di morso si deve mantenere la calma, muovere il meno possibile l'arto colpito senza comprimerlo, contattare i soccorsi e recarsi al presidio medico più vicino dove verranno prestate le cure necessarie e, qualora indicato, verrà somministrato l’antidoto specifico. Le cose da non fare invece sono: incidere la pelle nella sede del morso, succhiare il veleno e posizionare lacci emostatici. Sono pratiche non solo inutili ma anche potenzialmente pericolose.
Vipera: come riconoscerla
La vipera, specie protetta, è un serpente che può raggiungere la lunghezza di un metro circa, normalmente di color grigio-marrone, con la testa triangolare e piatta, le pupille schiacciate e verticali e la coda tozza. Si ciba di topi, lucertole e piccoli uccelli, e durante i periodi caldi predilige un habitat costituito da zone aride, muri a secco ed erba alta.
La vipera è un animale schivo e assolutamente non aggressivo. Il morso può avvenire in caso la vipera si senta effettivamente minacciata o venga accidentalmente calpestata o toccata. Se non si sentono direttamente minacciate in genere scelgono la fuga, per questo è importante, quando si cammina in montagna, battere il terreno con un bastone (i rumori spaventano i rettili e li inducono alla fuga). Inoltre, per ridurre il rischio di morsicatura da vipera è bene fare attenzione a dove si cammina o ci si siede, evitare di alzare o spostare grossi sassi e indossare un abbigliamento adeguato (scarponcini da trekking o da montagna, calzettoni e pantaloni lunghi) che mantengano coperte e protette zone del corpo a rischio di morso.
Morso di vipera: cosa fare
Se, malgrado ogni attenzione, dovesse verificarsi il morso, la prima cosa da fare è mantenere la calma (o tranquillizzare la vittima) e contattare i soccorsi. Inoltre, è importante togliere immediatamente eventuali orologi, anelli, braccialetti e tutto ciò che può creare effetto "laccio" in caso di sviluppo di edema locale. Se possibile, è bene disinfettare la ferita e applicare ghiaccio non a diretto contatto con la cute (interponendo un fazzoletto, telo o garza). Le pratiche controindicate invece sono: l’incisione in sede del morso, succhiare il veleno e il posizionamento di laccio emostatico. Queste pratiche non solo sono inutili ma sono anche potenzialmente pericolose.
Morso di vipera: quali i sintomi
Il morso di vipera è caratterizzato da due fori (in alcune circostanze il foro è uno solo) distanti circa 8 millimetri tra loro, corrispondenti ai suoi denti veleniferi. Quest’ultimi vengono utilizzati per inoculare nella vittima il veleno che produce nella ghiandola velenifera.
Il veleno è essenziale per la vipera in quanto lo utilizza per cibarsi e tende a non sprecarlo. Quindi in caso la vipera morda per difesa può farlo anche senza iniettare il veleno (morso a secco) o iniettando una piccola parte della quantità di veleno disponibile.
Oltre ai segni lasciati dai denti, il morso di vipera, o meglio il veleno che inocula, provoca a distanza di pochi minuti dolore locale, gonfiore, eritema e bolle. Nell’arco di alcune ore, alle reazioni locali possono aggiungersi effetti sistemici quali vomito, dolori addominali, diarrea e abbassamento della pressione arteriosa. Escludendo i rarissimi casi di reazione anafilattica al veleno di vipera (come avviene anche per altri veleni animali), c’è tutto il tempo per attendere i soccorsi o raggiungere un ospedale, dove verrà impostato il monitoraggio clinico adeguato e, se indicata, verrà praticata la terapia antidotica specifica, che ricordiamo si somministra solo per via endovenosa e in ambiente ospedaliero.