L’utilizzo di sostanze ad azione neurostimolante appare in costante aumento soprattutto nelle fasce di età adolescenziali o nei giovani adulti. L’ utilizzo nei luoghi di aggregazione giovanile ed in occasioni conviviali, spesso in associazione ad altre sostanze d’abuso e con gli alcolici, facilita, infatti, i contatti e le relazioni interpersonali.
Nella popolazione generale il 50% circa delle gravidanze non è programmata e, pertanto, è possibile che l’embrione prima ed il feto successivamente risultino esposti a xenobiotici, in particolare a farmaci e/o sostanze d’abuso.
Verranno presi in considerazione l’epidemiologia del consumo di neurostimolanti ed i loro effetti sullo sviluppo embrio-fetale, gli interventi terapeutici e i possibili effetti sul lattante.
Le iscrizioni chiuderanno il 26 gennaio alle ore 22.00.
Webinar di Tossicologia Clinica - LE SOSTANZE D’ABUSO AD AZIONE PSICOSTIMOLANTE IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO